GOVERNO, ISTITUTO PRIVACY: GRAVE ERRORE ESCLUDERE DALLA TUTELA I DATI DEI PROFESSIONISTI

GOVERNO, ISTITUTO PRIVACY: GRAVE ERRORE ESCLUDERE DALLA TUTELA I DATI DEI PROFESSIONISTI

Roma, AGENPARL – Circolano in rete alcune bozze ed anticipazioni del nuovo Decreto Semplificazioni, e spunta un articolo che desta forti preoccupazioni: in esso, si esclude l’applicabilità del Codice privacy per i dati delle persone fisiche nell’esercizio della loro attività economica. Insomma, che ne sarà della privacy di professionisti, ditte individuali e lavoratori?

Luca Bolognini, presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy, commenta con stupore: “Se è vero, speriamo che il Governo cancelli questo articolo dal Decreto prima di approvarlo: il testo circolato in rete è palesemente in contrasto con il diritto europeo, e in particolare con la Direttiva Madre (95/46/CE) che non protegge i dati delle sole persone fisiche che siano consumatori, ma di tutte le persone fisiche. Peraltro, la formulazione di questa nuova norma lascia molti dubbi sull’applicabilità dell’esclusione ai dati personali dei lavoratori: resteranno, questi ultimi, senza tutele? Sarebbe tragicomico.” E aggiunge: “Come Istituto ci battiamo da anni per disinnescare gli “esplosivi burocratici della privacy” che impediscono al mercato di crescere, ma questo tentativo sarebbe sproporzionato e quindi destinato a non aprire nuovi spazi di concorrenza e produttività ma solo incertezze e gravi problemi legali, e andrebbe quasi certamente incontro ad una procedura d’infrazione europea.”

L’avvocato Rocco Panetta, membro del Comitato Scientifico dell’Istituto, raccomanda a sua volta più prudenza: “Le continue modifiche al Codice privacy non giovano al sistema e generano confusione tra gli operatori, soprattutto quando in Europa sta per essere approvato il nuovo Regolamento in materia di privacy che va in una direzione diversa da quella intrapresa dal legislatore italiano negli ultimi due anni. Auspico che il nuovo Collegio del Garante intervenga con tutta la sua autorevolezza e indipendenza contribuendo a riaprire un dibattito sereno e costruttivo con tutti gli stakeholders dell’universo privacy. L’Istituto Italiano Privacy, dal canto suo, è pronto a fornire ogni contributo tecnico al dibattito, anche mediante audizioni ed incontri all’uopo dedicati”.