Intercettazioni, Bolognini (Istituto Italiano Privacy): “Ben venga una riforma equilibrata”

Intercettazioni, Bolognini (Istituto Italiano Privacy): “Ben venga una riforma equilibrata”

Il disegno di legge Alfano sulle intercettazioni prosegue il suo iter alla Camera. Luca Bolognini, presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy, commenta positivamente e dichiara: “Il DDL coglie un’esigenza ormai diffusa e urgente di tutela della libertà dei cittadini. Vi sono però nodi critici che il legislatore dovrà districare. Innanzitutto, è necessario trovare il ragionevole contemperamento fra i tre valori giuridici coinvolti nella riforma, la riservatezza delle conversazioni ex art. 15 della Costituzione, il diritto di cronaca e il contrasto alla criminalità. Rispetto a quest’ultimo, tuttavia, lascia perplessi il tentativo di equiparare, di fatto, alle intercettazioni tra presenti in privata dimora quelle ambientali in luogo pubblico e sarebbe forse opportuno innalzare il termine di durata massima delle operazioni, elevandolo a sei mesi invece dei due o tre previsti, in modo da farlo coincidere con quello delle indagini preliminari. Nessuno mette in discussione l’utilità delle intercettazioni quali strumenti di indagine – conclude Bolognini – ma esse vanno finalizzate sempre e solo alla ricerca di prove e non di mere notizie di reato. Inoltre, i dati così ottenuti devono essere utilizzati solo per scopi giudiziari, non diffusi e protetti con adeguate misure di sicurezza. E’ evidente come il successo della riforma dipenda anche dalla risposta virtuosa degli organi di stampa: essi avranno la responsabilità di scongiurare che informazioni sommarie, ancora senza alcun rilievo penale, rischino di compromettere la dignità di persone, magari del tutto innocenti, coinvolte nelle indagini.”