Google dimezza i tempi di conservazione dei dati degli utenti

Google dimezza i tempi di conservazione dei dati degli utenti

Google dimezza i tempi di conservazione delle “tracce” di navigazione dei propri utenti, passando da 18 a nove mesi. E’ quanto dichiarato in queste ore da Peter Fleischer, global privacy adviser del colosso di Mountain view, e la novità viene presentata sulla stampa come una cortese concessione alle autorità per la protezione dei dati personali europee. Luca Bolognini, presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy, commenta la notizia con perplessità: “Meglio così, ma non basta, perché anche 9 mesi sono tanti. Ogni limitazione della durata di conservazione dei dati da parte di Google o altri operatori analoghi è cosa in linea di massima positiva: tuttavia, non è tanto alla diligenza spontanea del motore di ricerca più famoso del mondo che dovremmo porre attenzione, quanto alla necessità – questa sì più che mai urgente – di un’innovazione normativa che imponga un confine ristretto ai tempi di memorizzazione e alle modalità di informativa sul successivo trattamento dei dati.”
E aggiunge: “Una lunga durata di conservazione dei tracciati, dicono taluni, sarebbe indispensabile per garantire sicurezza e sviluppo, ma non ci sfugge come in gioco vi siano anche grandi interessi pubblicitari dei motori di ricerca, da un lato, e i diritti fondamentali delle persone, dall’altro. In un campo così complesso e delicato come quello delle profilazioni elettroniche, non basta affidarsi alla virtù dei privati imprenditori o alla scaltrezza dei cittadini, mentre servono regole chiare e proporzionate da rispettare a monte: ci aspettiamo dunque dal Garante Privacy italiano, in collaborazione con i Colleghi comunitari dell’Article29, un provvedimento che stabilisca definitivamente, abbassandole a massimo tre mesi, le tempistiche di conservazione delle informazioni di ricerca effettuate on line dai navigatori europei; un provvedimento che imponga inoltre a qualunque search-engine, quindi anche a Google, di pubblicare adeguate informative privacy per gli utenti, da visualizzare in sintesi sotto la stringa di ricerca e rinnovate ad ogni sessione di utilizzo”.