21 Mar DDL AI, soddisfazione per l’approvazione degli emendamenti sull’anonimizzazione
Roma, 21 marzo 2025 – Soddisfazione dell’avvocato Luca Bolognini, presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy e la Valorizzazione dei Dati, per l’approvazione al Senato del DDL sull’Intelligenza Artificiale (Atto 1146) con gli emendamenti che istituiscono una base giuridica esplicita per l’anonimizzazione, la pseudonimizzazione e la sintetizzazione dei dati, anche sensibili, in ambito sanitario.
“Il legislatore di maggioranza ha tenuto conto con grande attenzione e precisione delle nostre proposte pubbliche, presentate in settembre 2024, frutto del lavoro svolto dai giuristi dell’Istituto Italiano per la Privacy e la Valorizzazione dei Dati e da me tradotte in specifici emendamenti all’articolo 8“, spiega l’avvocato Bolognini. “Da anni, ben prima dell’urgenza imposta dall’avvento dell’Intelligenza Artificiale nelle nuove forme che oggi conosciamo, come Istituto invocavamo maggiore certezza del diritto e della tecnica per i trattamenti di anonimizzazione di dati di categorie particolari, anche relativi alla salute. Se non si riconosce una base giuridica per la trasformazione dei dati in forma anonima, addio sostenibilità e innovazione: questi emendamenti, che corrispondono quasi in toto all’idea proposta in settembre 2024 dall’Istituto, sono chirurgici ma rivoluzionari, e avranno effetti straordinari per la ricerca e lo sviluppo tecnologico in ambito sanitario, così come per l’efficientamento dell’intero servizio sanitario nazionale“.
Bolognini aggiunge: “Nella nostra proposta, si contemplavano solo l’anonimizzazione e la sintetizzazione dei dati, non la pseudonimizzazione, che ci pareva – e continua a sembrarci – una misura meno utile al delicato bilanciamento tra uso secondario dei dati e rispetto della privacy dei pazienti. Ciò detto, la formulazione approvata dal Senato rispetta sostanzialmente lo spirito della proposta. Ne godremo le conseguenze già nel corso del 2025, se il DDL AI diventerà legge dalla fine della primavera.“