“VITA DA PRIVACYISTA – MANAGER” – PUNTATA 3 – 1 DPO/PRIVACY MANAGER ALLA SETTIMANA, 20 DOMANDE FUORI DAGLI SCHEMI

“VITA DA PRIVACYISTA – MANAGER” – Nuovo ciclo – Terza puntata – 1 DPO/Privacy Manager di enti e aziende alla settimana, 20 domande fuori dagli schemi

A cura di Luca Bolognini

Nuovo ciclo dedicato alle figure interne di grandi aziende ed enti*. La rubrica-intervista che raccoglie idee originali dai migliori DPO e Privacy Manager aziendali in Italia. Protagonista di questa settimana è…

1. Nome, cognome, ruolo oggettivo e ruolo “putativo/desiderato”

Davide Panella, Responsabile Funzione Privacy Gruppo Crédit Agricole Italia.

2. Vent’anni fa, avresti mai pensato di ricoprire questo tipo d’incarico? Era un mestiere “concepibile” o fantasy?

No, era fantasia… anche se il tema riservatezza in Banca è sempre stato centrale e molto chiaro. Io poi che vengo dalla Rete commerciale delle Filiali, con successiva esperienza nel mondo datoriale delle Relazioni Industriali… beh… per me riservatezza era già tanta roba…

3. Tra vent’anni, il tuo ruolo cosa sarà diventato?

Molto Information Communication Technology… l’A.I. penserà a dare supporto legale al futuro Capo della privacy che sarà un Ingegnere… O un Filosofo? Questa è una provocazione o… forse nemmeno più di tanto…

4. Gli anglicismi sono inevitabili per chi si occupa di questa materia (come il latinorum per altri ambiti), o ci stiamo sbagliando? 

Mah… è una questione di forma… magari per certi versi di eleganza… Mi faccio capire ancora molto con i gesti… sono in linea con l’involuzione lessicale (e semantica forse?) alla quale ci costringono i social…

5. Pensi che la privacy stia a cuore della gente? È davvero “pop” o non interessa niente?

No, nella sostanza. Sì, nelle convenzioni sociali… nell’estetica dell’apparenza… Tutti hanno a cuore la propria salute… ma molti hanno stili di vita malsani… Sì, è pop… come lo sono i puffi… Ma non interessa molto alla gente dei puffi… la Privacy… forse dovrebbe più Rock… essere alternative o antagonista… perché ha tutti i requisiti per essere contrappeso delle nuove forme di potere…

6. Come gliela spieghi, questa disciplina, ai bambini delle elementari?

La privacy è il super eroe che combatte i mostri che abitano dentro il cellulare… difende il nostro nome e le nostre storie da chi li vuole rubare…

7. L’aspetto più faticoso e “noioso” della privacy/data protection?

Non ne vedo… è trasversale, variegata, etica… un incantevole driver di fiducia…

8. L’aspetto più divertente e “giocoso” della privacy/data protection?

La formazione, se fatta bene, può essere presentata in modo multiforme…

9. I consulenti, i DPO e i privacy officer stanno diventando decine di migliaia. Un male o un bene?

Un fenomeno fisiologico, poi ci sarà selezione… film già visti…

10. I dati personali sono monete?

Sì, la cosa va regolata… chi si vuole vendere magari lo può fare seguendo delle regole,… invece per chi vuole sfruttare chi si vuole vendere… beh lì qualche divieto e qualche pena…

11. Nella tua esperienza, serve affidarsi (anche) a consulenti esterni o basta una robusta squadra di esperti privacy interni? In cosa il consulente esterno può rivelarsi prezioso?

I consulenti sono utili nella misura in cui possono fornire un osservatorio ampio su realtà ed esperienze diverse… devono orientare la pratica più che spiegare la norma…

12. Che cosa non dovrebbe mai fare un consulente privacy esterno?

Supportare la declinazione operativa delle norme nei contesti aziendali…

13. Con sincerità e senza retorica: è davvero possibile sintetizzare e rendere semplici i tanti contenuti obbligatori di un’informativa privacy?

Sì. In fin dei conti riguardano i contenuti della condizione umana…

14. Leggi sempre le informative privacy e le cookie policy sui siti e sulle app che utilizzi personalmente?

Sempre.

15. Come rendere “amata” la privacy dai colleghi delle altre funzioni, che spesso vedono questa materia come un ostacolo? Come fare breccia nei loro cuori?

Il metodo è sempre quello: essere onesti, veloci e assertivi… mettersi al loro fianco e non di fronte… spiegare che è espressione di protezione e cura del Cliente.

16. Un tuo consiglio di metodo a un/a giovane DPO o Privacy Manager.

Avere chiara in testa la meccanica della privacy, conoscere bene l’azienda e i suoi manager, sentire la privacy come qualcosa di vivo… che ha una valenza etico-morale… che c’entra anche con i concetti di sostenibilità, responsabilità sociale e rispetto del Cliente.

17. L’Unione Europea fa troppe regole e frena l’innovazione: vero o falso?

Le regole devono essere scritte con meno parole e continuamente accorpate in testi unici.

18. Temi l’Intelligenza Artificiale?

No, temo la stupidità naturale che potrebbe creare gli algoritmi dell’intelligenza artificiale…

19. Credi nel Metaverso?

Presto per dirlo…

20. Puoi consigliare un libro, che non sia “L’Arte della Privacy”, ai tuoi colleghi e collaboratori. Quale e perché?

Il Capitalismo della sorveglianza di Shoshana Zuboff… Perché fornisce un quadro, a noi restano i pennelli con i colori del GDPR… a proposito di arte caro Luca… Grazie Luca, buona vita…

 

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