06 Dic SISTEMI DI CLOUD COMPUTING PER IL “TRIAGE” AUTOMATIZZATO DI PRONTO SOCCORSO: PROFILI E CRITICITA’ DI CARATTERE TECNICO E LEGALE
L’Istituto Italiano per la Privacy, il CATTID de La Sapienza, Microsoft e il Centro Italiano per la Sanità Digitale hanno collaborato in questi mesi ad un progetto rivoluzionario ed estremamente avanzato, in grado di incidere fortemente sugli scenari dell’e-health nazionale e internazionale: si analizza la possibilità di rielaborare tutti i dati sanitari (sintomi, diagnosi, cure) dei pazienti dell’intero sistema sanitario nazionale, per poi generare – attraverso un sistema esperto appoggiato su piattaforma cloud – il “triage” dei pazienti che arrivano in pronto soccorso.
Il “triage” è un sistema di valutazione rapida dell’urgenza (normalmente declinata secondo i codici-colore bianco, verde, giallo, rosso): in base al risultato di “triage”, il paziente sarà considerato in prima istanza più o meno grave, e seguirà uno specifico iter di cura interno al pronto soccorso.
Già oggi il sistema “triage” è utilizzato nei presidi di pronto soccorso: la differenza starebbe nella sua automatizzazione, grazie ad un “cervello informatico” in grado di rielaborare i miliardi di dati relativi a casi pregressi, per poi indicare quale potrebbe essere il codice-urgenza più probabile sulla base dei sintomi e delle altre informazioni raccolte nell’immediato dal paziente, nel singolo caso in esame in quel momento.
Questo progetto non mira ad escludere l’intervento umano del medico di first aid, ma solo ad adiuvarlo nella capacità di valutazione, in particolare in tutte le situazioni nelle quali – per ragioni organizzative, logistiche o fortuite – lo sportello di pronto soccorso risulti sottodimensionato o privo di competenze specializzate. Naturalmente, il riuso e l’elaborazione di una mole così ampia e complessa di dati sarebbero resi possibili solo grazie all’adozione di una tecnologia di cloud computing.
Le problematiche affrontate nel lavoro sono sia di natura tecnologica, sia di carattere giuridico (si pensi ai temi della privacy dei pazienti e all’anonimizzazione dei dati sanitari). Lo studio, che viene pubblicato in italiano e in inglese, rappresenta un passo d’avanguardia in Europa per la ricerca giuridica e informatica sul tema, e può costituire un valido esempio per altre iniziative analoghe finalizzate alla valorizzazione del patrimonio informativo sanitario pubblico.
La prima presentazione dello studio si è tenuta il 5 dicembre 2012 a Bruxelles nell’ambito del convegno “Innovating for better health: doing New with Less”. La presentazione italiana avverrà presso il Parlamento, a Roma, nel primo trimestre del 2013.