21 Dic ISTITUTO ITALIANO PRIVACY: IL GOVERNO FERMI IL GRANDE FRATELLO FISCALE, E’ CONTRO I DIRITTI DELL’UOMO
Roma, 21 dicembre 2011 – “Il sistema elettronico che, in base all’art. 11 del Decreto Salva-Italia, lo Stato attiverà dal 2 gennaio 2012 e che servirà al Fisco a memorizzare e analizzare tutti i nostri movimenti bancari, acquisti, spostamenti ecc. potrebbe essere incostituzionale, contrario alla Carta Europea dei Diritti Fondamentali e anche ad importanti norme del Codice privacy come gli articoli 11 e 14”. L’avvocato Luca Bolognini, Presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy, non usa mezzi termini per bocciare il sistema di monitoraggio e profilazione di massa dei cittadini italiani, introdotto dal Decreto Monti.
“Questa norma, per come è stata scritta, viola i principi di proporzionalità, non eccedenza e necessità del trattamento di dati. Introduce il principio della schedatura preventiva e del sospetto generalizzato. E’ qualcosa di illiberale e pericoloso, un vero Grande Fratello ex lege, e rischia di rappresentare il primo grande passo verso la perdita della libertà civile. E’ evidente – aggiunge Bolognini – che una società totalmente controllata è anche una società totalmente legale e senza crimini: ma la libertà dei cittadini viene prima, perché legalità non è sinonimo di democrazia. Si segua l’indicazione del Garante Privacy Europeo aggiunto, Giovanni Buttarelli, e si fermi questa macchina che verrebbe comunque eliminata dalla UE e/o dalla Corte Costituzionale pochi mesi dopo la sua attivazione.”
Bolognini conclude: “In Germania, circa un anno e mezzo fa fu proposto un sistema analogo, chiamato ELENA, e i cittadini andarono a manifestare in piazza: le proteste furono tante e tali che il Governo tedesco rinunciò all’idea. Forse avrebbe senso fare altrettanto da noi, una manifestazione contro l’evasione ma anche a favore della libertà”.