15 Apr GIUNGLA WEB 2.0, ISTITUTO PRIVACY: LE AUTORITA’ SANZIONINO I SITI SCORRETTI
Roma – 16 aprile 2009 – L’Istituto Italiano Privacy apprezza le dichiarazioni del Commissario europeo per i media e la società dell’informazione, Viviane Reding, che ieri ha messo in guardia gli Stati membri sul rischio che il Web 2.0 si trasformi in una vera e propria giungla per i cittadini. E Luca Bolognini, presidente IIP, rilancia: “L’ammonimento della Commissaria Reding è chiaro: ogni Stato deve vigilare e provvedere affinché la privacy degli utenti venga rispettata, senza possibilità di attendere oltre o di tollerare reiterate violazioni che sfruttano “buchi” o incertezze nei tessuti normativi nazionali. In caso contrario, ben vengano procedure d’infrazione o addirittura procedimenti innanzi alla Corte di Giustizia Europea contro gli Stati “distratti”. Ma l’attenzione va rivolta soprattutto agli operatori di internet, che spesso si mascherano dietro i sani principi di libertà della rete per fare business indisturbati con i dati di milioni di utenti ignari. Le direttive CE e le leggi nazionali vanno certamente aggiornate, ma assistiamo quotidianamente a una mancata applicazione di principi e regole privacy già esistenti da parte di motori di ricerca, operatori di telecomunicazione e social networks. Gli utenti vengono profilati, divengono bersagli di “behavioural advertisement” (pubblicità comportamentale) senza esserne consapevoli né rilasciando espliciti e separati consensi in merito, i loro dati sono conservati oltre ogni ragionevole limite temporale e diversi siti, a volte forti della propria dimensione extra-europea con server piazzati chissà dove, sembrano non curarsi delle indicazioni (finora cortesi ma non sufficienti) di Garanti e Governi europei. Ci sembra auspicabile ed urgente che certi operatori vengano sanzionati con fermezza dalle autorità nazionali e obbligati con urgenza ad essere corretti: si è attesa anche troppo una virtù che non è mai arrivata, a tutto danno di cittadini e consumatori.”