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E’ una vera e propria riforma dell’apparato sanzionatorio del Codice Privacy quella varata dal Governo nel decreto cd. “Milleproroghe”. Un intervento incisivo e mirato che sembra riconducibile a due linee guida: inasprimento delle sanzioni amministrative ed estensione dell’area degli illeciti penali. A riprova del suddetto inasprimento si consideri che vengono raddoppiati i valori edittali minimi e massimi delle sanzioni amministrative previste a fronte delle principali violazioni contemplate dal Codice Privacy, quali l’omessa e inidonea informativa all’interessato, la cessione di dati personali per scopi diversi da quelli per i quali furono raccolti, la comunicazione di dati idonei a rivelare lo stato di salute dell’interessato a soggetti non indicati dalla legge o senza il tramite di un medico designato dall’interessato. Leggi tutto…